Per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia i principali Musei del Risorgimento hanno realizzato importanti opere di ristrutturazione delle sedi, rinnovo delle esposizioni, allestimento di mostre. E’ il caso del Museo del Risorgimento di Milano, che ha messo in programma il restauro della sede storica di Palazzo Moriggia, dove fino al 10 aprile si può visitare la mostra “Napoleone III e la nascita di una nazione”, mentre il 22 marzo inizierà una rassegna su Carlo Cattaneo, a cui seguirà, in aprile, una mostra su Cristina Belgiojoso Trivulzio. Altre iniziative si susseguiranno per tutto il 2011.
Nella nostra regione ci sono due musei del Risorgimento, uno a Trieste, l’altro a Udine. Né l’uno né l’altro sono stati coinvolti nelle celebrazioni del centocinquantenario. Il Museo del Risorgimento di Trieste è ospitato nel prestigioso edificio di Piazza Oberdan appositamente costruito dall'architetto Umberto Nordio nel 1934, e decorato con affreschi di Carlo Sbisà. Putroppo apre solo pochissime ore alla settimana, ma conserva documenti, fotografie, divise, cimeli, dipinti relativi a fatti e personaggi delle vicende risorgimentali locali, dai moti del 1848 alla prima guerra mondiale. All'esterno si trova il Sacrario dedicato alla memoria di Guglielmo Oberdan (patriota triestino impiccato per aver attentato alla vita dell'imperatore Francesco Giuseppe nel 1882) con la cella del martire e il monumento opera di Attilio Selva. L’allestimento risale agli anni Settanta e denuncia tutta la sua età, per cui sarebbe quanto mai necessaria e urgente un’opera di revisione e di ripulitura, ma nemmeno le celebrazioni di quest’anno hanno favorito l’avviarsi di un opportuno progetto di ristrutturazione. Quanto al Museo del Risorgimento di Udine, aperto nel 1906, in occasione del quarantennale dell'annessione del Veneto all'Italia, grazie all’impegno della Società Veterani e Reduci, è chiuso ormai da decenni e al momento non si profila alcuna possibilità di riaprirlo se non con la riesumazione di qualche cimelio per l’occasione. Peccato perché il materiale, conservato presso il Castello è molto vasto e articolato. Copre un arco cronologico che va dal 1797 alla Grande Guerra, con alcuni documenti sulla guerra d'Africa. E' privilegiata la documentazione relativa ai patrioti friulani e agli avvenimenti locali. Accanto ai documenti a stampa sono manoscritti di Mazzini, Garibaldi, Cairoli e una ricca raccolta di stampe, fotografie e cimeli. Cospicue anche le sezioni con armeria e divise, soprattutto del periodo garibaldino e della Grande Guerra.
Sarà per il 200° anniversario. Aspettiamo il 2061.
Naturalmente l’evento più importante è la riapertura del Museo Nazionale del Risorgimento di Torino dopo cinque anni di lavori, 30 sale rinnovate per una superficie totale di 3.800 mq, 2400 oggetti esposti, 50.000 oggetti posseduti, e poi un eccezionale apparato tecnologico, tavoli interattivi, sala cinema, biblioteca di 200.000 libri, ecc.. Sarà inaugurato il 17 marzo e sarà uno dei grandi eventi di Italia-150.
Il Museo del Risorgimento di Palermo è stato interessato da una completa ristrutturazione dal 2006 al 2010, quando è stato riaperto al pubblico con il convegno “Garibaldi in Sicilia, 150 anni dopo”.
Sarà per il 200° anniversario. Aspettiamo il 2061.
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