Le ceramiche popolari friulane

Una bella conferenza sulle ceramiche popolari friulane è stata offerta ieri al Museo d'arte orientale di Trieste (nell'ambito del ciclo di incontri organizzato dai Civici Musei sulle collezioni di ceramiche e porcellane dei musei veneti, friulani e triestini a margine della mostra  "Porcellane italiane nella collezione Lokar" (che resterà aperta fino al 9 marzo) da Tiziana Ribezzi, conservatrice del Museo etnografico del Friuli di Udine e Geremia Nonini, esperto di ceramiche. I relatori hanno ripercorso la storia della produzione ceramica in Friuli, soffermandosi sulle più importanti manifatture e sull'utilizzo dei vari oggetti che venivano prodotti dal '700 in poi, catini, boccali, piatti, statuette sacre, acquasantiere, tegole, ecc. con il corredo di immagini fotografiche che documentavano sia il tradizionale marciat dai creps , mercato delle ceramiche nelle strade di Udine, sia gli interni di case, soprattutto in Carnia, con le ceramiche d'uso quotidiano in bella vista sui mobili delle cucine. Nonini ha trattato il tema della storia del boccale da vino, proponendo moltissimi esempi e confronti con oggetti dell'antichità.
Il ciclo di incontri si completerà nel mese di marzo con il riallestimento e la presentazione della sezione delle ceramiche del Museo Sartorio a cura della conservatrice Lorenza Resciniti.

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