Entro il 2017 un grande Memoriale della Grande Guerra a Redipuglia. Sarà vero?


Mentre in tutta Europa i musei dedicati alla storia della prima guerra mondiale si sono rinnovati e riaperti prima del 2014, in Italia appena si spera di fare qualcosa entro il 2018. Il caso di Redipuglia si può tranquillamente definire una vergogna nazionale, lo specchio più veritiero delle condizioni in cui si trova il sistema dei beni culturali, un disastro da cui non si riesce a risollevarsi neppure in presenza di importanti celebrazioni e anniversari. Con tanti soldi dispersi in iniziative inutili, che si dimenticano il giorno dopo.
O con invenzioni assurde come la “Piazza delle Pietre d’Italia”, un'idea da bricolage patriottico che poteva venire negli anni Trenta, ma che non ha veramente alcun significato, neppure simbolico, nella società attuale. Inaugurato in un'atmosfera a dir poco deprimente malgrado gli sforzi della povera ministra della Difesa di dare solennità alla cosa.
Se per Redipuglia, luogo simbolo dell'immane sacrificio rappresentato dalla guerra, non si è fatto praticamente nulla, cos'altro ci si può aspettare?

Però, con inguaribile ottimismo, o, forse, per semplice inerzia, c'è sempre qualcuno che ci rivela importanti progetti. Leggiamo su "Il Piccolo" del 15 gennaio:

"Dopo l’inaugurazione, lo scorso novembre, della “Piazza delle Pietre d’Italia”altre novità e progetti riguardano tutta la zona del Sacrario militare di Redipuglia. A svelarlo, l’altra sera al museo multimediale della stazione di Fogliano, è stato il sindaco Antonio Calligaris. Un’occasione offerta dalla presentazione del volume “Gesù faccia che presto cessi la guerra” dello storico Roberto Todero, terza uscita della collana “Sentieri di Pace”, durante una serata propizia anche per la consegna dell’onorificienza della Croce Nera austriaca all’alpino Massimo Zilli. È stato proprio il primo cittadino a soffermarsi sul progetto che interessa il completo rifacimento del museo militare della Grande guerra di Redipuglia che, nel futuro, avrà una rinnovata e moderna veste espositiva. Sarà caratterizzato da una forte presenza tecnologica e multimediale, mentre si procederà a un radicale restauro e ammodernamento della Casa della Terza Armata. Una riqualificazione che, quando sarà concretizzata, nel 2017, saprà creare una forte sinergia con il museo della stazione come fonte storica e didattica. E già il 12 febbraio, per “saggiare” il grado di interesse e per apprendere nuove proposte, sarà organizzato nella sala proiezioni della Casa Terza Armata, il convegno “Nuova multimedialità nei musei italiani della Grande guerra” riservato agli operatori dei musei pubblici e privati nazionali ed esteri. Un impegno finanziario di 11 milioni di euro: 7 per la completa ristrutturazione del Sacrario e 4 per il restyling di “Casa Terza Armata” e dei suoi spazi interni ed esterni. Quella che diverrà un vero e proprio “Memoriale” della Grande Guerra. È questo il pacchetto di interventi già annunciato dal governo e che dovrà essere messo in cantiere proprio per essere concluso il prossimo anno. In un primo momento, va ricordato, si era parlato del 2018, ma è stata la presidente della giunta regionale, Debora Serracchiani, a strappare la promessa al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti, a capo della “Struttura di missione per gli anniversari di interesse nazionale”. L’altra sera, ad intervenire, sono stati anche il colonnello, Norberto Zorzitto, direttore del Sacrario e il presidente degli “Amici della Croce Nera” Franco Stacul.

Lo stesso sindaco Calligaris, poi, ha approfittato per sottolineare l’importanza dell’attività che sta sviluppando la Pro Loco di Fogliano Redipuglia attraverso il museo multimediale. E anche agli eventi culturali come la presentazione del volume di Roberto Todero, ricco di fotografie e didascalie che riportano scritti tra le famiglie e i soldati al fronte, dando uno spaccato sulla vita in trincea durante il primo conflitto mondiale. Un altro valido strumento per raccontare la Grande guerra, da abbinare alla multimedialità e alle escursioni che nell’anno del centenario del primo conflitto mondiale hanno richiamato a Redipuglia migliaia di turisti a cominciare dalle scolaresche. @luca_perrino "

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