Senza una guida consapevole il potenziale della biblioteca non può dare frutti



Probabilmente nessuno di coloro che governano le istituzioni culturali triestine legge le riflessioni e i contributi di idee che si sono susseguiti, grazie soprattutto allo spazio dato dal quotidiano "Il Piccolo", da quando si è aperto il dibattito sull'abolizione della direzione dei musei e delle biblioteche. Lo sappiamo bene. Del resto, è stato detto esplicitamente dall'assessore alla cultura che l'Amministrazione comunale non ha bisogno dei consigli degli intellettuali. Peccato, perchè da chi conosce bene le istituzioni per averci lavorato decenni, lui e  il suo staff avrebbero tanto da imparare per evitare scelte sbagliate. Per molti altri sicuramente sarà stato un piacere leggere l'intervento di Anna Rosa Rugliano, storica direttrice della Biblioteca Hortis, che pone questioni fondamentali (per chi lavoriamo, per quali obiettivi? conosciamo veramente il patrimonio che conserviamo?) da cui non si può prescindere anche nelle minute scelte quotidiane. 

(nella foto: A. Rietti, Ritratto del senatore Hortis, 1914, Museo Revoltella.
Direttore della Biblioteca Civica dal 1873 al 1922)



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