A Venezia si è capito che il direttore dei musei è indispensabile


Mentre a Trieste si continua a perseguire la politica delle mostre "turistiche" comperate a pacchetto (fra poco al Revoltella si aprirà l'ennesima mostra di Mirò) persino a Venezia, dove la partita di una degna sostituzione di Gabriella Belli sembrava perduta, si torna a parlare della necessità di una direzione scientifica. E così il Sindaco Brugnaro e la presidente della Fondazione Musei Veneziani Gribaudi a sorpresa hanno annunciato la prossima nomina di un Comitato Scientifico per i musei e di un direttore che si impegnino già dai prossimi mesi nella programmazione per il 2024, che evidentemente - si è preso atto - non è possibile fare se non c'è una figura competente che coordini le attività di tutto il complesso di istituzioni che formano i Musei civici veneziani. Diciamo che è una buona notizia, accompagnata da un ulteriore elemento di speranza: Brugnaro inizia finalmente a parlare di "cultura per i cittadini e non più solo per i turisti". Vuole che i musei si occupino non solo di grandi eventi ma di iniziative per il territorio... Che sia un segnale di ritrovata saggezza e l'inizio di un nuovo corso?  Speriamo che, magari col solito ritardo, la tendenza attecchisca anche nella periferia dell'impero...

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