Dicembre 2012. Riprendiamo dopo un anno di silenzio. Non si può restare inerti.

Questo blog dedicato ai musei del Friuli Venezia Giulia è rimasto inattivo per oltre un anno. L'ultimo post risale, infatti, al 18 ottobre del 2011. Abbiamo deciso di riprendere a seguire le vicende dei musei pubblici perchè la situazione, già difficile, è ulteriormente peggiorata, come, del resto, si può dire per tutte le attività connesse alla cultura. E' di questi giorni la protesta dei lavoratori dello spettacolo che hanno fortemente contestato i pesantissimi tagli ai finanziamenti regionali decisi dalla Giunta Tondo per il 2013 e hanno creato un movimento, chiamato  "Movimento 1% per la cultura in Friuli Venezia Giulia" che si propone di difendere la quota minima, dell' 1% appunto, da riservare alla cultura nel bilancio della Regione. Al movimento aderiscono i teatri, i festival cinematografici e musicali, le associazioni culturali e dello spettacolo dal vivo.Restano in disparte, invece, i musei,

che, divisi tra enti diversi, sempre più poveri di personale e risorse, e sempre più carichi di problemi e responsabilità (sicurezza del patrimonio e delle persone, pressione della politica per dirottare le attività sugli "eventi", nessuna assunzione, bilanci progressivamente ridotti, isolamento anche all'interno degli stessi enti) non riescono a fare massa e a farsi sentire.La prova più lampante è giunta dal disegno di legge, il cosiddetto "Testo unico per la cultura" che l'assessore regionale Elio De Anna ha presentato alla Commissione per le autonomie locali nel mese di agosto, confidando di riuscire a farla approvare prima delle elezioni della prossima primavera. Ebbene, benchè l'esigenza di adeguare la legislazione in materia di beni culturali sia sorta soprattutto perchè la Legge in vigore, che risale al 1976, è decisamente superata, nel nuovo testo i musei non sono neppure nominati! Chi ha potuto leggerlo non credeva ai suoi occhi. In tanti si è pensato a un errore, a una dimenticanza degli uffici... alla mancanza di carta per le fotocopie! Invece no, l'assessore ha comunicato che sui musei legifererà la prossima Amministrazione! Naturalmente tutti confidano nella possibilità che il disegno di legge resti fermo dov'è in attesa di tempi migliori. Nel frattempo forse vale la pena tenere gli occhi aperti e unire le forze come fanno i colleghi dei teatri (che così facendo, almeno sono riusciti a fare convergere su di sé l'attenzione della stampa).

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