In occasione della grande mostra “Giambattista Tiepolo. Luce, forma, colore, emozione” inaugurata
il 14 dicembre a Villa Manin di
Passariano su iniziativa dell’Azienda speciale Villa Manin e a cura di
Giuseppe Bergamini, Alberto Craievich e Filippo Pedrocco, il Civico Museo
Sartorio di Trieste, che è presente alla mostra con 54 disegni, propone al pubblico
nella sua sede una mostra intitolata "Tiepolo a Trieste. I disegni del Museo Sartorio" (15 dicembre 2012 – 7 aprile 2013) in cui sono esposti altri 140 disegni normalmente esclusi dall’esposizione
permanente per ovvie ragioni di conservazione, che completano il panorama della
grafica tiepolesca con una rassegna preziosa e originale voluta dalla
direttrice Maria Masau Dan e curata da Lorenza Resciniti e Francesca Nodari. (continua a leggere...)
Una straordinaria collezione
Info
Civico Museo Sartorio
Trieste, Largo Papa Giovanni 1
Telefono 040-301479
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 18 escluso il lunedì
Biglietti: interi Euro 5,50 ridotto 3,50
Scuole: Euro 2,70
Il
percorso della mostra si articola in
tredici sezioni, che sono state allestite al secondo piano della villa, una
delle più interessanti testimonianze del periodo neoclassico, ognuna dedicata
ad una diversa tipologia di disegni: studi preparatori per le decorazioni ad
affresco, disegni relativi a dipinti di soggetto storico-mitologico e sacro;
abbozzi e studi di singole figure (vecchi orientali, soldati, personificazioni
allegoriche, caricature), teste di carattere, a cui si affiancano esercitazioni
con alberi, cani, vasi e altri oggetti.
All’interno
di ogni singola sezione i disegni sono esposti seguendo un ordine cronologico
che permette di capire lo sviluppo stilistico della grafica di Tiepolo, dagli
esempi giovanili degli anni Trenta fino alle prove più tarde a ridosso della
partenza per la Spagna.
Per
evidenziare la stretta connessione tra il disegno e l’opera finita, fanno da
supporto alcune riproduzioni fotografiche di cicli di affreschi e pale
d’altare, come ad esempio quelli di Villa Loschi al Biron (1734), di Villa
Valmarana (1757) a Vicenza e le pale dei Gesuati a Venezia (Madonna con le
Sante Caterina, Rosa e Agnese,1748) e della parrocchiale di Mirano (Miracolo
del piede risanato,1760).
La
mostra costituirà anche un’attrazione ulteriore per gli appassionati d’arte e i
turisti che sicuramente raggiungeranno il Friuli per visitare la grande mostra
di Villa Manin e non perderanno l’occasione di completare l’itinerario
regionale (va ricordato che una tappa fondamentale è il palazzo Arcivescovile
di Udine con i celebri affreschi che Tiepolo eseguì nel 1726) con una puntata a
Trieste, dove Tiepolo si potrà vedere in un contesto particolarmente suggestivo
come quello della grande villa abitata dalla famiglia Sartorio e da oltre
sessant’anni divenuta museo civico.
Oltre
ai disegni i visitatori del Museo Sartorio avranno l’opportunità di vedere
anche un’opera pittorica di Tiepolo, la Madonna della cintola e santi, una pala di oltre due metri di altezza
datata 1730 circa, proveniente dalla Chiesa della Consolazione di Pirano ed
esposta qui dal 2006 assieme alle altre opere dell’Istria di proprietà dello
Stato ricoverate in Italia durante la seconda guerra mondiale.
Una straordinaria collezione
Nel 1910 i Civici Musei di Storia ed Arte
di Trieste entrano in possesso di una cospicua collezione di disegni
tiepoleschi. Tale collezione può essere annoverata tra le più importanti
nell’ambito del corpus grafico della pittura veneta settecentesca, sia
per il considerevole numero di pezzi, 254 fogli, sia perché, coprendo tutto
l’arco cronologico dell’arte di Giambattista Tiepolo, si configura come un
punto fermo per lo studio dell’opera del maestro.
Si deve la sua esistenza all’attenzione e
alla munificenza del barone Giuseppe Sartorio, appassionato raccoglitore d’arte triestino, che nel 1893 la
comprò a Trieste dall’antiquario Giuseppe Zanolla. La conoscenza dettagliata
dello straordinario acquisto è tramandata dal pittore triestino Carlo Wostry,
amico e consigliere di Giuseppe Sartorio in campo artistico, nella sua Storia
del circolo artistico di Trieste. Sartorio
comperava per donare un giorno alla sua città, ma nel frattempo solo pochi
intenditori erano invitati a vedere i suoi tesori. Tuttavia, quando nel 1896,
in occasione del bicentenario della nascita di Giambattista Tiepolo, Venezia
organizzò una mostra presso le Gallerie e il Museo Archeologico, il
collezionista prestò quasi metà della raccolta.
Nel 1910, alla morte di Giuseppe Sartorio
le sue eredi, la sorella Paolina e la nipote Anna, donarono i disegni a lui
appartenuti (e altre collezioni di carattere archeologico e artistico) ai
Civici Musei di Storia ed Arte, affinché divenissero oggetto di fruizione
pubblica, assecondando così il desiderio del loro congiunto.
Tuttavia la città dovette aspettare molti
anni prima di poterli vedere esposti: la sede civica museale non era ancora
pronta ad ospitare i disegni e nel frattempo i pericoli che correvano le
raccolte d’arte in seguito allo scoppio della prima guerra mondiale ne
decretarono l’allontanamento da Trieste: i disegni partirono per Lubiana nel
1916 e rimpatriarono appena nel 1941.
Nel settembre 1942 vide la luce
l’autorevole volume sui disegni di Giorgio Vigni, corredato da fotografie esemplari di Giacomo
Sterle.
Oggi i disegni sono esposti a rotazione in
due sale al secondo piano del Civico Museo Sartorio; queste, inaugurate il 5
dicembre 1998, sono arredate con vetrine e cassettiere climatizzate e
illuminate nel rispetto degli attuali parametri conservativi
Civico Museo Sartorio
Trieste, Largo Papa Giovanni 1
Telefono 040-301479
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 18 escluso il lunedì
Biglietti: interi Euro 5,50 ridotto 3,50
Scuole: Euro 2,70
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