Antonio Morassi, grande storico dell'arte

Il volume, quasi 350 pagine curate da Serenella Ferrari, ripercorre tutte le fasi della lunga carriera di Morassi attraverso le testimonianze di colleghi, allievi, studiosi che hanno avuto occasione di conoscerlo direttamente o di studiare sui suoi testi, ma anche dei familiari e dei più cari amici. Si apre con un intervento del sindaco di Gorizia Ettore Romoli che lo ricorda come "uno dei più grandi storici dell'arte italiani del secolo scorso", e continuando, "un uomo straordinario, dalla carriera costellata di encomi e grandi soddisfazioni, stimato da tutti indistintamente, perché la sua preparazione ineccepibile e la sua profonda conoscenza della storia dell'arte andavano di pari passo con un carattere cordiale e sempre disponibile al dialogo e al confronto." Seguono numerosi e importanti contributi di Mina Gregori, Fausto Pocar, Pietro Zampetti, Giuseppe Maria Pilo, Michela Agazzi, Maria Teresa Mazzilli Savini, Luisa Erba, Laura Dal Prà, Silvia Spada Pintarelli, Luisa Arrigoni, Maria Masau Dan, Rossana Sacchi, Franco Boggero, Sergej Androsov, Sergio Tavano, Branko Marusic, Franco Firmiani, Serenella Ferrari, Alessandro Quinzi, Federica Alloggio. Il volume contiene anche una sezione dedicata ai ricordi familiari con testi di Maria Cristina Janesich Murialdi, Clara Morassi Stanta, Luigi Bernardis, Anna Luisa Angioi Calligaris.
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Pinacoteca di Palazzo Attems, Gorizia - Sala Tominz |
E' stato ricordato anche che la Provincia nel 1988 istituì tre premi intitolati a Morassi, a Biagio Marin e a Ervino Pocar, grandi intellettuali goriziani legati da profonda amicizia. Da qualche anno i premi non vengono più banditi, mentre, come hanno rilevato alcuni dei presenti alla serata, sarebbe quanto mai opportuno continuare a tenere in evidenza queste figure che hanno onorato Gorizia con le loro opere.
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