
L’intaglio, l’intarsio, la doratura, la pittura sono le tecniche che il Museo etnografico del Friuli si propone di documentare attraverso il nuovo allestimento della sala dedicata alla “Tradizione del mobile” visitabile dal 5 aprile 2017 al 10 gennaio 2018. Diverse – a seconda delle epoche, degli stili e della classe sociale cui erano destinati i mobili – sono le caratteristiche ornamentali che, accanto a tipologie consolidate annoverano, soprattutto negli arredi popolari, tecniche mirate ad ottenere decoratività ma con mezzi semplici e su essenze lignee di non grande valore.
Con le collezioni del Museo Etnografico, oggetto di periodica rotazione, viene allestito un percorso rivolto a riconoscere le caratteristiche dell’intaglio – dal champlevè al “tutto tondo” ma anche il rilievo e l’incisione pirografata – dell’intarsio con piallacci di nobili essenze e tarsie pittoriche, i segreti della doratura, la pittura a tempera o encausto praticata per decorare con gusto elementi di mobilio non di grande pregio e la laccatura, originariamente una tecnica in uso in Oriente, fatta conoscere in Europa dai Gesuiti che dal XVI secolo.
Moltissime sono poi le sfumature offerte dalle suppellettili esposte: si va da un cassone con scene cortesi del XV secolo, a eleganti studioli da tavolo, quindi mobili del ‘700 e poltroncine à la Reine.
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